Associazioni e cooperative sociali contro le Mafie

da | Fondazione, Forma Giuridica di Impresa, Società cooperativa sociale

Il quarantesimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato è stata l’occasione con la qual molte associazioni e le cooperative sociali del terzo settore che operano contro le Mafie hanno potuto manifestare il loro operato e la loro presenza sul territorio italiano.

Sono circa 2000 le associazioni che sono nate ispirate contro le mafie, e quelle di promozione sociale, iscritte all’albo provinciale ed all’anagrafe comunale delle associazioni sono poco meno di duecento. Numeri importanti che segnano nel bene e nel male una delle particolarità del terzo settore di casa nostra, quello delle associazioni e cooperative sociali che operano contro le Mafie.

La figura di Peppino Impastato è una delle più influenti nella scelta della lotta alle mafie, specialmente per le generazioni più giovani; il recente anniversario del suo assassinio è stato così l’occasione per molte cooperative sociali che operano contro le Mafie di godere dell’attenzione dell’opinione pubblica e media.

Tracciare un’analisi dell’operato di queste associazioni non è semplice, ma abbiamo scelto di raccontare il loro operato attraverso tre esperienze, diverse per tipologia, dimensione e finalità;

Casal di Principe: il sapore della libertà

Si chiama Dulcis in fundo ed è una cioccolateria che si trova nel centro di Casal di Principe. Sin qui nulla di speciale, ma la Cooperativa Davar che l’ha creata, da un progetto sostenuto con Fondazione con il Sud nel 2011, ha deciso di muovere una doppio scacco alla criminalità locale.

I locali della cioccolateria infatti sorgono all’interno di un bene confiscato alla Camorra, e l’impresa sociale è caratterizzata dal lavoro di personale svantaggiato. Un doppio schiaffo che, nel centro del paese che per tanti anni è stato il feudo dei casalesi, appare come un simbolo della rinascita del comune casertano.

Locride: l’economia del cambiamento

Il Gruppo Goel è oggi il primo gruppo di imprese per numero di occupati, in un territorio, quello della Locride, dove la disoccupazione arriva al 75% e la ‘ndrangeta ha gioca facile nel reperire manovalanza criminale.

Il Gruppo Goel è formato da dieci cooperative sociali, due cooperative non sociali, due associazioni di volontariato, una Fondazione e trenta aziende agricole. Questa rete sociale rappresenta oggi un vero e proprio modello per l’economia calabrese, dimostrando come si possono realizzare progetti imprenditoriali in linea con lo sviluppo etico dei territori.

Foggia: diffondere la coscienza antiracket

Un video di 140 secondi per diffondere l’importanza di una coscienza antiracket tra i cittadini ed i consumatori; è questo il lavoro prodotto dall’associazione I Bambini di Truffaut e gli studenti del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Foggia.

Il consumo consapevole e il bollino antiracket possono determinare un cambiamento importante nel commercio  e nella micro-economia in uno dei luoghi più incandescenti nella dilagante deriva mafiosa. L’idea è nata sull’imput delle Associazioni Antiracket di Foggia e di Vieste per sensibilizzare i commercianti ed i cittadini a sottoscrivere il Manifesto del Consumo Critico della Federazione Nazionale Antircket.

Gli studenti non si sono limitati a mettere insieme la struttura e la narrativa del soggetto, ma compaiono anche come protagonisti nel cortometraggio dedicato a Stefano Fumarulo,

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