SolidarityPASS sottoscritta la convenzione con Regione Campania

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Parte ufficialmente il progetto SolidarityPass Napoli Metropolitana sostenuto dala Regione Campania nell’ambito degli Avvisi rivollti agli ETS dell’annualità 2021. È un momento importante per la rete di ETS cui capofila è associazione San Vincenzo de Paoli di Napoli. Il progetto ha una grande ambizione come si potrà leggere nelle note esplicative che vogliamo condividere con il lettore. È solo il primo passo…

Solidarity PASS è una rete che si occupa di collegare esperienze tese a favorire l’accesso al cibo delle persone indigenti contrastando lo spreco e promuovendo il raccordo tra Enti ed esperienze sociali che possono concorrere a migliorare i servizi offerti e aumentare le opportunità di fuoriuscita dalla condizione di indigenza dei destinatari. L’analisi che si propone circoscritta al contesto della breve premessa, insiste su tre livelli: limiti dell’azione degli ETS; bisogni dei beneficiari diretti quali portatori d’istanze sociali specifiche; giovani e cittadinanza quali parte degli stakeholder dell’intervento progettuale.
A) Solidarity PASS e la governance per l’accesso al cibo e contro lo spreco alimentare.
Il network Per l’Autonomia dei Soggetti Svantaggiati ha elaborato un’analisi sui limiti del proprio intervento sociale individuando due bisogni prevalenti: la continuità dell’azione e l’efficacia dei processi nonché l’utilizzo di meccanismi operativi fruibili e attuabili. Da tali bisogni si articolano tre problemi specifici. In primo luogo la mancanza di una crescita orizzontale delle organizzazioni nel tempo. Per crescita orizzontale si intende un limite nella qualità organizzativa collegata agli strumenti utilizzati che, a parità di forza, incide negativamente sull’efficacia dell’intervento sociale. L’esempio più palese è dato dall’eccesso di scorte di uno alimento in una mensa sociale e dalla scarsità di altri prodotti. O ancora dalla mancanza di scorte di un operatore dovute ad una disequilibrata distribuzione delle derrate alimentari donate e a vario titolo recuperate. Ciò genera un’iperattività dei nuclei volontari tesi a far fronte a tali criticità che senza le giuste risorse e know-how stenta a sedimentare meccanismi operativi efficaci.
B) Solidarity PASS e i beneficiari diretti.
Sul versante dei beneficiari diretti (poveri, persone diversamente abili, ex detenuti e messi alla prova; giovani orfani o con un genitore detenuto) si intende dare risposta a bisogni quali: alimentazione, autonomia e riconoscimento del valore personale. Il primo problema è quello dell’accesso al cibo. Persiste però, soprattutto nel ricorso all’assistenza continua, una graduale perdita di autostima che trova la principale criticità nella mancanza di autonomia soprattutto lavorativa.
C) Solidarity PASS e la cittadinanza
L’intervento progettuale si rivolge alla comunità territoriale più in generale. In tal caso sono destinatari del progetto i cittadini e in particolare i giovani in cui acuti sono il bisogno della socializzazione e della partecipazione al cambiamento. Tra i principali problemi che rendono complesso il soddisfacimento di tali bisogni vi è l’uso di modelli di socializzazione incentrati sull’individualismo associati a processi di deresponsabilizzazione dei giovani. L’induzione del mercato all’uso improprio degli strumenti social e la mancanza di luoghi pensati per una socializzazione non indotta alimentano le solitudini soprattutto dei giovani.

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SolidarityPASS sottoscritta la convenzione con Regione Campania

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