Quando una cooperativa sociale si mette sotto l’albero

da | Forma Giuridica di Impresa, Società cooperativa sociale, Visibilità e Comunicazione

Una cooperativa sociale mette in un’unica “cassetta” tutti i prodotti della propria fattoria didattica. Il risultato è un ottimo regalo di Natale ed una possibilità in più per la raccolta fondi onlus. La Cassetta di Natale Capovolti.

Dopo il “pacco” made in Scampia dello scorso anno, anche per quest’anno focalizziamo l’attenzione su una delle tante iniziative promosse dalle associazioni no profit nel confezionamento dei propri prodotti in quello che un tempo era il “cesto natalizio” e che oggi si rivela come uno degli strumenti migliori per la raccolta fondi onlus. Oltre a creare introiti, il confezionamento dei prodotti di associazioni e cooperative sociali, permette di far conoscere il proprio lavoro e il proprio nome portando così sotto l’albero il miglior biglietto da visita per i progetti sociali proposti.

È questo il caso della cooperativa sociale Capovolti, una fattoria sociale dell’entroterra salernitano che si occupa del reinserimento lavorativo di persone con disabilità mentale. Oltre alle attività della fattoria didattica, gli otto ettari di terreno piantati ad Ulivo (circa 1.000 piante) sono utilizzati anche per l’agricoltura sociale come forma di cura e di tutela delle persone. Accanto alla più nota ippoterapia, alla cooperativa sociale Capovolti si pratica anche l’onoterapia, con l’impiego dell’asino, vero e proprio simbolo di tutto il territorio salernitano e delle terre cilentane.

Nello scorso giugno il progetto sociale Capovolti ha ottenuto il primo premio delle Best Practices per l’innovazione sociale nel context di Confindustria Salerno, un riconoscimento che ha lanciato ancor più la giovane cooperativa sociale come una delle più operative e impegnate sul territorio.

Per continuare la propria strategia di comunicazione e per realizzare la raccolti fondi onlus, alla fattoria sociale hanno pensato di mettere insieme i loro prodotti biologici coltivati, curati e confezionati direttamente in sede, in un’unica scatola, totalmente sostenibile e riciclabile. Portando così sotto l’albero di natale il frutto di un anno di lavoro passato sotto altri alberi; quelli degli ulivi della fattoria sociale. Si tratta di una vera e propria cassetta in legno, ricca di marmellate, olio, miele e di una sorpresa creata direttamente dai lavoratori di Capovolti. Il costo della Cassetta di Natale è di 25 o 30 euro, un prezzo più che mai accessibile e sicuramente equo per il contenuto offerto (si tratta di 6 prodotti biologici) venendo indubbiamente incontro alle esigenze di un territorio che si è sempre distinto per il suo contenuto costo della vita. Probabilmente si tratta anche qui, ancor più come nel caso del “pacco” di Scampia (che vanta la presenza e la diffusione anche in una grande città come il capoluogo partenopeo) di un prodotto destinato più alla vendita on line che all’acquisto locale, e su questo punto, almeno in termini di comunicazione e di immagine, la cooperativa sociale Capovolti dimostra di dover ancora rodare le strategie di comunicazione che indubbiamente ci sono (web, social, video) ma andrebbero perfezionate e maggiormente indirizzate sul target di riferimento.

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