Proviamo a fare un pò di chiarezza sul percorso che ha interessato migliaia di associaizoni migrate dai reciproci registri di appartenenza al Registro Unico Nazionale Terzo Settore.
L’iter è stato abbastanza tortuoso. In prima istanza si è chiesto alle organizzazioni di comunicare via pec tutti i dati utili al trasferimento verso il nuovo registro.
Quelli che la pec era ok…
Gli Enti correttamente censiti, quelli di cui gli uffici regionali avevano il corretto indirizzo pec, hanno potuto comunicare quanto fatto per l’adeguamento e sono rientrati in una prima fase di migrazione.
Quelli che, per sentito dire…
Alcuni altri Enti sono venuti a conoscenza della documentazione da inviare grazie al passaparola, al sito istituzionale della Regione o ai siti web di enti di supporto come quello del CSV Napoli. Anche chi tra questi ha provveduto all’invio della documentazione richiesta, verosimilmente è stato transmigrato in questa fase.
Quelli che, …ma chi io?
Moltri altri ignari, in quanto comunque presenti nei reciproci registri di appartenenza si sono trovati automaticamente migrati nel RUNTS a novembre 2022.
Tutto bene ciò che finisce bene allora? No, no.
Tutti, indipendentemente da quelli che sapevano e quelli che ignoravano, devono completare la propria anagrafica accedendo alla piattaforma informatica del RUNTS.
Pochi fortunati si sono ritrovati caricati almeno i file inviati via pec, ma tutti gli altri hanno dovuto, devono e dovranno quanto prima, provvedere all’inserimento di tutte le informazioni necessarie. Dunque non basta essere lista enti occorre essere certi che nella piattaforma ci siano:
- verbale di adeguamento e statuto adeguati cosi come registrati all’Agenzia delle Entrate;
- indicazione dell’anagrafica di tutti i membri del direttivo con relativa data di nomina;
- imputazione delle attività d’interesse generale cosi come da statuto;
- indicazione dei soci iscritti e di quelli volontari nonché di eventuali lavoratori;
- verbale di approvazione e schema dell’ultimo rendiconto approvato.
Per poter fare questa operazione il Legale rappresentante dotato di firma digitale e SPID deve accedere al portale, imputare i dati, caricare i file in formato PDF/A, scaricare la distinta riassuntiva, firmarla digitalmente e ricaricarla inviando l’istanza di “Variazione”.
Quindi gli Enti che non hanno ancora provveduto a fare questo percorso si attivassero quanto prima anche perchè…
Il fattore 11111111111
C’è ancora una cosa. Potrebbe accadere che in piattaforma il CF del legale rappresentante fosse mancante e al suo posto, per poter procedere con il caricamento dell’ente, fossero stato inserito 11volte numero 1. Questo dato non può essere cambiato dal legale rappresentante. In questo caso occorre scrivere una comunicazione alla pec del registro di provenienza con il CF corretto del Legale rappresentante chiedendo di modificare e corregge il dato.
Si, va bene, un pò di confusione ma comunque si tratta di cambiamenti molto complessi e poi diciamocelo, anche le Organizzaizoni a volte vanno un pò in letargo e poi impovvisamente si destano.
Buon RUNTS a tutti/e