Progetti sociali per disabili. Dall’Emilia una buona pratica di rete sociale tra Comuni e associazioni

da | Forma Giuridica di Impresa, Istruzione e ricerca, Settore di Attività, Società cooperativa sociale, Visibilità e Comunicazione

Per realizzare progetti sociali per disabili non occorrono per forza fondi di investimento enormi, ma si rende necessario costruire una rete sociale di diversi attori e istituzioni, in un’unione che sappia valorizzare la PA e riesca a dare concretezza ai progetti innovativi del terzo settore.

Un progetto sociale per disabili che è riuscito a combinare questo binomio tra pubblico e terzo settore è quello promosso dall’associazione Aida (capofila di una rete sociale che coinvolge diverse associazioni) con il Comune di Soliera che ha finanziato circa l’80% dell’importo totale. La raccolta fondi promossa per completare il budget necessario, attiva sino al 31 gennaio, procede speditamente.

Aida onlus è attiva dal 2005 nello sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani, soprattutto nella tecnologia del face-mouse, ovvero il dispositivo che permette di scrivere su uno schermo senza l’utilizzo delle mani e con il solo movimento degli occhi e della punta del naso.

Il progetto sociale per disabili “SoS – Scuola per disabili in un MondoAbile”, che nella fase sperimentale seguirà sei ragazzi disabili, intende fornire al personale di sostegno un percorso nell’utilizzo del computer per i disabili con difficoltà motorie gravi. Spesso nella scuola i ragazzi disabili sono parcheggiati in un percorso didattico che difficilmente si discosta da una semplice presenza assistenziale. In questo modo la scuola può davvero rendersi utile per le conoscenze didattiche per i ragazzi disabili e fornire gli strumenti necessari per un concreto inserimento sociale e professionale.

Il progetto promosso da Aida onlus rappresenta soltanto un piccolo, ma ugualmente significativo, passo tra amministrazioni, scuola e associazioni, fornendo già i primi indizi per una corretta correlazione e collaborazione tra questi tre settori chiave della formazione. Il progetto prevede in questa prima fase sperimentale un costo complessivo di 21.319 euro, e comprende 150 ore di formazione coinvolgendo, oltre ad Aida, anche le associazioni Anmic, Gli Angeli di Gabriele, GGFH, tutte aderenti alla rete sociale di MondoAbile.

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