Il Centro Servizi per il volontariato di Napoli istituisce un nuovo servizio online per lo scambio di oggetti e prodotti dedicato alle associazioni di volontariato. Baratto Solidale si propone come uno spazio di condivisione e di aggregazione tra associazioni incentivando una rete sociale estesa anche a cittadini e aziende.

Sul portale di CSV di Napoli da pochi giorni è in funzione un nuovo spazio virtuale dedicato esclusivamente allo scambio di oggetti e prodotti che possono essere utili alle associazioni di volontariato e per le loro attività. Il progetto “Baratto Solidale” fa parte delle iniziative promosse dal Centro Servizi per il Volontariato  per favorire una maggiore coesione tra le Organizzazioni di volontariato di Napoli e provincia. Il programma intende costruire una base logistica sulla quale la comunicazione sociale per il no profit possa avere un impatto anche al di fuori delle stesse organizzazioni, richiamando così l’attenzione anche ai cittadini e alle aziende.

Il Baratto Solidale permette di inserire entro una determinata “piazza” virtuale un bene che si intendere donare o perché inutilizzato o perché lo si ritiene ormai obsoleto. Anziché gettarlo via si potrà adesso inserire un’inserzione (della durata si un mese, completamente gratuita) nel servizio del Baratto Solidale e aspettare che una delle associazioni di volontariato ne faccia richiesta. A questo punto sarà la stessa associazione a provvedere al ritiro del bene che in questo modo riuscirà ad essere ancora utile per la collettività.

È importante sottolineare che il “baratto” non riguarda soltanto le organizzazioni per il volontariato, ma possono inserire beni in disuso anche semplici cittadini e le aziende. Proprio su quest’ultime viene riposta una grande aspettativa per poter rafforzare una dimensione sociale d’impresa e per creare “bacini forti” per il riuso di materiale che per le associazioni medio piccole potrebbe essere di grande aiuto. Sono molti infatti i prodotti che le aziende devono distruggere in quanto non conformi ai parametri standard dei prodotti, anche se perfettamente funzionanti; prototipi, modelli “zero”, o anche gli esemplari da esposizione (ad esempio per le aziende di arredamento) possono rappresentare una vera e propria ricchezza per quei progetti sociali che non godono di un budget adeguato, oppure anche per le stesse associazioni no profit che, mai come adesso, risentono della contrazione delle campagne di raccolta fondi.

Il progetto sembra così offrire luoghi virtuali sui quali poter costruire una rete sociale nel terzo settore in una modalità che, per la sua semplicità, potrebbe trovare ampio spazio in qualsiasi contesto, sino a poter ipotizzare anche un identico servizio anche su scala nazionale. Alle associazioni è richiesta la sola conformità dell’atto costitutivo associazione costituite in base alla legge 266/91; il Regolamento di Baratto Solidale è disponibile qui.

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Il Baratto Sociale per le associazioni di volontariato

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