Le ricerche di mercato tra “social” e sociale

da | Varie, Visibilità e Comunicazione

Calcolare l’influenza di una associazione no profit non è semplice; oltre ad essere un parametro di per se difficilmente quantificabile, non sempre l’operato di una no profit è direttamente proporzionale con la propria popolarità, ma alcune ricerche di mercato tentano di stabilire parametri che possano definirsi attendibili.

Eppure esisitono studi specifici che sono orientati proprio a questo aspetto delle associazioni no profit, ricerche di mercato che tentano di stabilire la popolarità, e dunque il grado di influenza di una determinata organizzazione. Questi studi mirano ad ottenere principalmente parametri con i quali prevedere le possibilità di riuscita delle campagne di fundraising, ma contemplano anche alcuni indici, come il Charity Navigator nella quale la valutazione delle imprese del terzo settore tiene conto anche di parametri legati alla responsabilità fiscale e a metriche di trasparenza, le quali però non sono utilizzate da tutte le organizzazioni, creando difficoltà nella comparazione tra le organizzazioni europee e quelle americane, ad esempio.

Quando il “social” è il primo indice del “Sociale”

Molto più democratico, per il confronto di queste ricerche di mercato, è il responso dell’influenza delle organizzazioni no profit sui social. Su questo terreno le organizzazioni no profit possono almeno essere confrontate, in modo paritario, su praticamente tutto il globo terrestre. In questi casi le ricerche prendono in esame una sola pagina fb o twitter delle organizzazioni, scartando tutti i “cloni” riconducibili alla stessa organizzazione, ma le differenze anche qui saltano subito all’occhio.

Le organizzazioni e le associazioni no profit d’oltreoceano possono infatti contare su un traffico “social” molto più articolato, raggiungendo numeri molto lontani da quelle delle principali Organizzazioni Umanitarie europee; MsF e Emergency, ad esempio, non compaiono neppure tra le prime 100 associazioni presenti sul web, mentre Green Peace occupa il 18°posto (con 1,5 milioni di seguaci su twitter e quasi mezzo milione di “Like” su fb), mentre il colosso tra le organizzazioni umanitarie in termini di popolarità resta Unicef con oltre 6 milioni di “like” e 5,4 milioni di “followers”.

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