Quest’anno sarà possibile, per la prima volta, destinare una parte della quota Irpef della dichiarazione dei Redditi alle associazioni culturali. Si tratta di un piccolo ma significativo passo per dare voce a quella parte del terzo settore che spesso opera all’ombra dei grandi progetti sociali.

Sino allo scorso anno la possibilità di destinare il 2 per mille dell’imposta Irpef era esclusiva per i soli Partiti politici, ma da quest’anno anche le associazioni culturali potranno beneficiare di questa piccola, ma significativa, donazione. Si tratta indubbiamente di un passo molto importante, voluto fortemente da tutto il terzo settore e ottenuta con non pochi sforzi, ma alla fine il risultato, pur se passato sotto silenzio, è stato raggiunto.

Da pochi giorni, sul sito dei Beni Culturali è possibile consultare la lista delle associazioni no profit che operano nella valorizzazione e nella promozione della cultura che hanno presentato la propria iscrizione entro lo scorso aprile. Una lista che per questa primo anno sarà limitata a “sole” 1.300 associazioni culturali, un numero certamente esiguo rispetto al totale.

Il motivo di questa ristrettezza sta principalmente nella comunicazione dei termini per la registrazione onlus all’agenzia delle entrate entro il termine dell’11 aprile dalle quali si è formata appunto la lista delle associazioni che potranno ottenere, grazie al 2 per mille, un contributo per la propria raccolta fondi. La modalità resta la stessa di sempre, ovvero apportando la propria firma nel riquadro del 2 per mille e inserendo il codice dell’associazione beneficiaria.

Nella lista sono state così ammesse le associazioni culturali i cui adempimenti fiscali sono risultati esauditi dal momento che, va da se, il primo passo per essere inseriti consisteva proprio nella registrazione onlus all’Agenzia delle Entrate della propria associazione. Le Fondazioni che inizialmente avevano fatto richiesta per l’inserimento sono invece state estromesse dall’elenco che riguarda così unicamente le associazioni culturali.

Il 2 per mille per le associazioni culturali è indubbiamente una novità con la quale bisognerà prendere maggiore conoscenza, andando ad ampliare la lista delle associazioni ammesse al riparto che, in questo modo, potranno contare su un’ulteriore aiuto nella raccolta fondi, ma soprattutto, cogliere una grande opportunità per costruire campagne pubblicitarie e far conoscere meglio il proprio operato, proprio come accade per le associazioni no profit impegnate per il 5 per mille.

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Il 2 per mille alle associazioni culturali

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